venerdì 17 febbraio 2017

LO SPEZZATINO GIT. PURTROPPO CI SONO RIUSCITI.

Ieri sera si è consumata l'ennesima brutta pagina della storia di Grado e della sua “spiaggia”.
E stata approvata definitivamente una variante al Piano Regolatore che riguarda gli arenili, chiamata anche variante spiagge. Con la scusa di andare a risolvere svariate situazioni critiche, che da anni attendevano una soluzione, è stata inserita all'interno una modifica epocale, la spiaggia GIT verrà divisa in ben 13 comparti definiti UMI (unità minime di intervento). Tradotto per chi non mastica di urbanistica: sarà possibile dividere la spiaggia a fettine e farle gestire autonomamente da vari soggetti. Oltre cent'anni di storia turistica gradese buttati nel cesso per una non ben chiara volontà. Un salto nel buio del quale non se ne intravede l'utilità. O meglio, non se ne intravede l'utilità “pubblica”, quella privata purtroppo la si intravede. Il desiderio di alcuni furbacchioni di accaparrarsi le parti nobili dell'animale e lasciare le interiora in balia di un futuro fosco era noto da tempo. Certo non era immaginabile che questi furbacchioni trovassero sponda nei civici che in teoria dovevano stare dalla parte della collettività. Sicuramente i nostri avi, quando sottoscrissero la convenzione tra Comune e L'Imperiale Regio Erario Austriaco (A.D. 1905), non potevano immaginare,che negli anni quello che era patrimonio della collettività, venisse trasformato in un animale da spolpare per il classico piatto di lenticchie in cambio. L'Art.6 della citata convenzione prevedeva infatti che “Per favorire lo sviluppo di Grado quale luogo di cura balneare, si cede in via di transazione al Comune di Grado gratuitamente e per sempre il tratto di spiaggia, che principiando nella testata orientale della diga (….) si estende verso oriente........ Il Comune di Grado si obbliga di utilizzare il suddetto tratto di spiaggia esclusivamente allo scopo di erigere pubblici stabilimenti di bagni ed altri stabilimenti e impianti pubblici in relazione a scopi di bagni e di non cederli mai, neppure in parte, a terzi”.

Purtroppo un'amministrazione inadeguata, inevitabilmente, commette degli errori, ma ci sono errori riparabili ed errori irreparabili. Questo fa parte della categoria degli errori irreparabili. Mettere mano alla storia di Grado con tanta sfacciataggine è vergognoso, come vergognoso è il comportamento di chi si è astenuto. Natalino da un lato, per poter dire per le cube che lui non l'ha votata ma non si è nemmeno opposto, perchè non si sa mai un domani qualche cooperativa potrebbe accaparrarsi una fettina...... Darione dall'altro, nonostante figlio di uno storico direttore della spiaggia si è nascosto dietro l'astensione.
Bene a tutti questi signori del “noi gavemo vinto e noi comandemo” va il mio più sentito e sincero disprezzo, non ci si pulisce le scarpe con la storia di Grado con questa leggerezza.

D'altronde non è mai esistita a Grado una maggioranza così scollata dall'economia reale del paese come questa e ve lo dimostro. Premetto che qualsiasi professione o stato famigliare merita rispetto e lungi da me creare classifiche di merito ma l'atteggiamento mentale nei confronti di certe decisioni, oggettivamente, cambia in funzione del proprio status.

Sindaco : cuoco disoccupato
Vicesindaco : studente
Ass. alla cultura : pensionata
Ass. all'ambiente : funzionario di PS a Sistiana
Ass. pari opportunità: Psicologa in quel di Padova
Ass.Urbanistica : Ingegnere a Ronchi
Capogruppo : Pensionato (?)
Cons.re N. Marchesan: Pensionato
Cons.re S. Polo : Casalinga, il marito lavora fuori Grado
Cons.re D. Lauto : ?
Cons.re D. Marchesan: Dipendente Metalinox di Fiumicello (UD)
Consigliere G. Reverdito: Dipendente in un noto locale Gradese.

A parte la Consigliere Reverdito che lavora a Grado ditemi voi se l'attuale maggioranza vive attraverso l'economia locale. A questi se domani il turismo gradese andasse a puttane non gliene potrebbe fregare di meno. Avrei proprio voluto vedere se avessero avuto un padre, un fratello, o ancora meglio un figlio che lavora in Git, o che comunque fosse legato all'attività turistica, avrebbero preso una decisione del genere con tanta facilità?
E questi dovevano stare dalla parte della collettività...
Come disse Al Capone: solo chiacchere e distintivo.