lunedì 16 ottobre 2017

GRADO NON SI GOVERNA CON I MANGANELLI

Mai nella storia di Grado si è arrivati ai manganelli per paura dei cittadini. Questo è il grande risultato raggiunto da Raùgna e i suoi C WC. Ignobile esempio di overdose da potere. Ormai il fallimento amministrativo ma sopratutto politico di questa amministrazione ha raggiunto livelli inimmaginabili. Lui che aveva dichiarato che se fosse diventato sindaco avrebbe tolto le porte al palazzo comunale oggi ha schierato le forze dell'ordine con i manganelli a difesa di non si sa cosa.
I gradesi avranno tantissimi difetti, come tutti gli umani d'altronde, ma una cosa è sicura non sono dei violenti. Spesso esprimono il proprio pensiero in maniera colorita, a volte anche energica, a volte goliardica ed a volte anche disperata come per la chiusura dell'Ospedale o dell'Ospizio Marino ma MAI violenta. La violenza l'ha usata oggi Raùgna contro normali cittadini che esprimevano il proprio disappunto su scelte che lui ha imposto autonomamente, senza disponibilità ad alcun confronto. Una violenza subdola, usando le forze dell'ordine che comandate hanno dovuto fare quello che non avrebbero di sicuro voluto fare. Chi meglio di loro poteva rendersi conto che fuori dal comune c'erano solo madri e padri di famiglia preoccupati per la tranquillità dell'isola. La tristezza, per quello che è successo, aumenta se consideriamo che i consiglieri di maggioranza e alcuni assessori hanno assecondato il delirio politico del sindaco e del suo “giovane” vice, ignorando lo stato d'animo di centinaia di cittadini presenti fuori dal Comune. Se per il sindaco e il suo vice la paghetta cambia loro la vita poiché altrimenti farebbero i disoccupati, mi chiedo chi glielo fa fare ai semplici consiglieri. La velocità con la quale sono state raccolte, fuori dal comune, centinaia di firme per il referendum popolare la dice lunga sul sentiment della popolazione gradese.

Altra nota dolente di oggi la quasi totale assenza di una categoria fondamentale per l'economia gradese, gli albergatori. Oggi c'erano vari rappresentanti dell'imprenditoria gradese con i loro associati ma di autorevoli albergatori nemmeno l'ombra. Se pensano di fare i pesci in barile sottovalutando l'impatto della presenza dei clandestini in una località turistica si sbagliano di grosso. Provino ad informarsi presso i loro colleghi del Sud Tirolo se il problema è rilevante o meno per le loro località. Le elezioni di ieri in Austria sono state un esempio eclatante, non ha vinto la destra come voglio far credere in Italia i giornali di regime ma ha vinto il Partito Popolare, il quale aveva dichiarato chiaramente la propria posizione sui clandestini. Considerato che i clienti migliori degli alberghi gradesi sono austriaci, io se fossi in loro un'attenta meditazione la farei.


P.S.: Inviato anche a Il Piccolo a nome Lega Nord

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