venerdì 28 aprile 2017

SONO IL SOLITO ROSICONE


Sono il solito rosicone o come dice la consigliera Sara Polo sono “represso”.... In effetti è vero ma è il motivo ad essere profondamente diverso da quello che pensa “Sara Polo”.
Non rosico perchè il comune di Grado è amministrato da loro e non da me, rosico perchè è amministrato da una “manega” di inadeguati e qualcuno anche presuntuoso.
Ho l'abitudine, prima di parlare, di guardare prima cosa succede oltre il ponte e poi trarre le opportune conclusioni. Così è successo anche su un argomento importante per una località turistica come la programmazione degli eventi per la stagione ormai iniziata. Il confronto è impietoso e la causa è imputabile all'incapacità di Sindaco, Assessore al Turismo e Assessore alla Cultura, ora vi spiego il perchè.
Quando ho letto che a giorni si sarebbe concluso il bando per gli eventi organizzati dal Comune, davo per scontato che si parlasse di quello per il 2018, visto che da sempre i “Civici” si sono riempiti la bocca con programmazioni e pianificazioni. Poi qualcuno più attento mi ha fatto notare che si trattava del 2017... si proprio quello per la stagione ormai iniziata. In pratica si conoscerà il programma quando sarà praticamente impossibile pubblicizzarlo e averne un qualche vantaggio competitivo rispetto ad altre destinazioni turistiche. Posso anche fare una previsione sul livello qualitativo degli eventi senza timore di smentita. Voi immaginate quale artista, cantante, scrittore o personaggio dello spettacolo non ha ancora programmato l'agenda per l'estate alle porte? Solo qualche sfigato ha ancora l'agenda libera per poter venire a Grado a fare qualcosa. Ora qualcuno potrebbe obiettare che il confronto con realtà come Lignano o Jesolo è improponibile perchè le dimensioni sono diverse e le presenze anche. Tutto giustissimo.
Io non chiedo di fare gli stessi eventi delle altre località citate. Chiedo però di programmarli con le stesse tempistiche e di offrire un numero di eventi proporzionato alle nostre dimensioni ma con la stessa qualità.
Se Grado fa un milione di presenze, Lignano tre milioni e duecentomila e Jesolo cinque milioni, mi aspetto che l'amministrazione gradese faccia almeno un terzo di quello che fa Lignano e almeno un quinto di quello che fa Jesolo.



Se a Grado non succede “in proporzione” quello che succede a Lignano o a Jesolo la causa è in gradissima parte l'inadeguatezza di chi ci amministra.
Vi invito a visitare i siti di Lignano e Jesolo per farvi un'idea e poi ditemi se forse non è il caso che il nostro sindaco ritorni a friggere calamari, l'assessore alla cultura a fare la pensionata e l'assessore al turismo a portare borse in regione, ammesso che trovi ancora qualcuno a cui portargliele.


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